Un giovane uomo
cerca di sorridere ma gli occhi sono tristi. E’ la
prima volta che si presenta in un centro di assistenza
per chiedere aiuto. Ha perso il lavoro a causa del
Covid, ha una moglie e un bimbo di pochi mesi.
Una coppia con un
piccolo nel passeggino, trascorrono le notti in auto,
al freddo.
Una mamma con il
piccolo di due anni. Lavorava in un ristorante ora
chiuso per la pandemia, nessun nuovo lavoro
all’orizzonte. E’ disperata.
E’ la parte di
Torino che piange, grida, tende le mani in cerca di
aiuto, di un tetto, di una razione di cibo.
Un coro di voci disperate
che trova ascolto al Centro dei frati
minori al numero 7 di via Sant’Antonio da Padova.
Fino allo scorso
mese di febbraio era attiva una mensa che ospitava 120
poveri accolti dai frati e dai volontari. A questi si
univano altri che ricevevano il sacchetto del pranzo.
Oggi, con
l’emergenza virus la mensa si è spostata quasi in
strada e le persone che si presentano per la
distribuzione del pranzo sono arrivati ad essere 520
al giorno. Sono 200 le famiglie che ogni
settimana ricevono il pacco spesa.
Ma il Centro è
sommerso dalle richieste di aiuto di ogni tipo: cibo,
medicine, denaro per pagare le bollette, latte per i
piccoli, senza contare l’emergenza casa e lavoro.
Lo scopo del Centro
è quello di proporre soluzioni e attivare interventi
sul lungo periodo per ricondurre le persone ad una
vita normale.
Per aiutare il
Centro d’ascolto e i suoi volontari nel proseguire
quest’opera essenziale di assistenza puoi fare una
donazione a
Frati Minori
Piemonte Onlus
IBAN
IT24C0329601601000066342467
Convento S. Antonio
da Padova
via Sant’Antonio da
Padova 7, 10121 Torino
telef. 011.5621917
centroascolto@fratiminoripiemonte.org
facebook.com/fratiminoripiemonte
Carissime, carissimi soci, nel farci gli auguri in
questo periodo non particolarmente sereno, mi è venuta
incontro un'amica, nonché nostra socia, che mi ha
raccontato la situazione di questa parte nascosta
di Torino, rappresentata sopra: purtroppo sono storie
vere.
Ecco, ho pensato che la solidarietà trovi radice nel
nostro comune percepirci umani.
E la condivisione ci permette di restituire. Di non
ignorare che noi, ognuna/o nelle proprie difficoltà,
siamo semplicemente dei privilegiati. Senza alcuna
retorica. Di qui la proposta.
E a tutte, a tutti Buone Feste!
Grazie per quanto di bello abbiamo costruito insieme
in questo anno così duro. Che ci ha lasciato un'idea:
non ne usciamo da soli. Noi ne siamo assolutamente
certi.
Un abbraccio a ciascuna, a ciascuno di voi! Ci
rivediamo insieme a gennaio 2021!
Anna Maria Borasi
© Rita Srl